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Attività socio-educative e riabilitative


Le attività proposte perseguono il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- il recupero di una competenza funzionale, che, per ragioni patologiche, è andata perduta;
- l'evocazione di una competenza che non è comparsa nel corso dello sviluppo;
- evitare la regressione funzionale;
- la possibilità di reperire formule facilitanti alternative.

Le diverse attività programmate dal Centro sono inquadrate in cinque distinte macro-aree, come esplicitato in seguito.

Attività di sostegno


Parallelamente alle attività di pura natura socio-educativa e riabilitativa che "Oltre l'Orizzonte" offre ai propri utenti, esiste una costante attività di sostegno agli utenti stessi e alle loro famiglie, che viene curata dalla psicologa del Centro insieme agli altri membri dell'equipe psico-pedagogica. In questo modo viene garantita agli utenti la possibilità di esprimere le proprie opinioni e manifestare le proprie esigenze nei confronti delle attività e della vita all'interno del Centro, mentre alle famiglie viene fornito un valido punto di riferimento per seguire al meglio i propri ragazzi nelle attività svolte durante le ore di permanenza in casa, che vanno necessariamente vissute come continuazione di quanto appreso al Centro, e per ogni tipo di esigenza presenti.

Colloqui con utenti
Il colloquio rappresenta un momento di comunicazione. Nonostante l'utenza si caratterizzi globalmente per la prevalenza di gravi deficit cognitivi associati in molti casi a gravi difficoltà di comunicazione, vi sono tuttavia dei ragazzi che hanno il bisogno di comunicare le proprie emozioni ed i propri vissuti sia relativi alle dinamiche del C.S.E.R. sia alla loro vita privata. In tale contesto il colloquio non rappresenta solo un momento di sfogo ma diventa:
1) Strumento d'informazione relativo alle attività del centro: il ragazzo attraverso il colloquio consente all'equipe socio-psico-pedagogica di ottenere delle informazioni riguardo le attività, le dinamiche relazionali tra utenti e operatori e tra gli utenti stessi. Ciò permette all'equipe di monitorare ed ottenere un feedback relativo alla programmazione periodica delle attività.
2) Strumento d'informazione riguardo lo stato psicofisico del singolo: il giovane disabile, per la sua età, per la condizione in cui si trova ed eventualmente (così come ogni persona) per le eventuali problematiche che deve affrontare ha bisogno di un sostegno che la famiglia non può dargli (poichè coinvolta emotivamente); inoltre determinati argomenti come il sesso sono difficili da affrontare in un contesto di dialogo familiare.
3) Strumento con funzione educativa: attraverso una comunicazione diretta e frontale tra utente e psicologo e/o pedagogista si possono dare prescrizioni di natura comportamentale, in quanto possono emergere in un contesto sociale, nel centro o in famiglia dei comportamenti anomali e non adeguati alle situazioni. In tale contesto è fondamentale che lo psicologo e/o pedagogista assuma con ogni utente un comportamento autorevole poichè da un lato deve avere un atteggiamento contenitivo, mentre dall'altro deve essere ascoltato e rispettato; solo così tale figura può rappresentare un elemento di sicurezza per i ragazzi.
Colloqui con famiglie
All'interno del centro la famiglia rappresenta un elemento fondamentale per la vita dello stesso e il colloquio con l'equipe socio-psico-pedagogica diventa importante per:
1) Avere un quadro chiaro su ogni ragazzo: il colloquio con i familiari ci permette di avere una visione più globale di ognuno poichè la famiglia conosce i minimi particolari del proprio figlio.
2) Offrire un supporto alle famiglie: la famiglia è direttamente e soprattutto emotivamente coinvolta con la patologia del proprio figlio ed ha bisogno di chiedere consigli, di interpretare determinati comportamenti, ecc.
3) Permette all'equipe di fare da tramite tra la famiglia ed eventuali medici esterni coinvolti nella cura dell'utente: attraverso il colloquio il familiare può chiedere all'equipe di preparare delle relazioni sullo stato funzionale e psichico del proprio figlio garantendo così una continuità tra le attività che l'utente quotidianamente svolge all'interno del centro e le eventuali cure farmacologiche o di altro tipo.

Le nostre Attività


AREA DELLE AUTONOMIE

"Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa"

AREA RIABILITATIVA

"Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo"

AREA ESPRESSIVA

"Non si vede che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"

INTEGRAZIONE SOCIALE

"Non è vero che abbiamo poco tempo, la verità è che ne perdiamo molto"

AREA OCCUPAZIONALE

"Sembra quasi impossibile, fino a quando non viene fatto"

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